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26 luglio 1956

26 luglio 1956. Mia madre e la sua famiglia abbandonavano la loro casa a Pola, cacciati da militari armati del regime comunista e diventavano esuli istriani. Abbandonavano la loro terra, parte della loro famiglia che restava a Pola e che li salutava piangendo in stazione mentre il treno si allontanava. La tristezza è ancora viva, il sopruso, l'abbandono, la nostalgia. Il mio pensiero va anche a mia nonna, che ha cresciuto 5 figli da sola, che ha perso il marito poco dopo l'arrivo in Italia e che mai sarebbe tornata nella sua terra. Anche questo è il mio bagaglio.

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Tempo

Ho fumato una sigaretta, con calma. Ho letto alcune pagine di quel libro che mi ha rapita e ho ascoltato il rumore della carta ruvida sotto le dita. Ho visto con i miei occhi quello che le parole raccontavano, ho visto le facce dei personaggi e ho ascoltato le loro parole tra l'erba umida, lo champagne e le stelle. 

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